Thursday, November 25, 2021

[ITA] Capitolo 12 : Cacciatore di Maghi

«Gladius!» Una spada astrale comparve nella mano di Alessandro Serpi.
«Carina» commentò Henry ironico. «Ma non credo che quella ridicola spada magica riuscirà ad affrontare questa arma.»
Alessandro notò immediatamente che c’era qualcosa di strano nella spada del suo avversario, non sapeva dire di che cosa si trattasse con certezza ma sapeva che doveva essere cauto. Non appena le due armi si scontrarono fu subito evidente la differenza in forza fisica tra i due; Henry riuscì a mettere alle strette Alessandro e lo costrinse a indietreggiare.
Saber, alias Cesare, e Rider, alias Augusto, guardavano quella battaglia con occhi diversi: il secondo non capiva perché Alessandro non volesse uccidere Henry, la prima aveva capito le intenzioni del Master ma era comunque preoccupata per il suo benessere.
Ina, intanto, era pesantemente turbata. Vedere Alessandro combattere mentre lei non faceva niente la metteva a disagio, avrebbe voluto essere d’aiuto in qualche modo.
Lo scontro fra Alessandro e Henry non era alla pari. Alessandro si stava rifiutando di usare magie pericolose proprio per evitare di uccidere il ragazzo, mentre Henry colpiva senza alcuna esitazione ed aveva il chiaro intento di ammazzare l’avversario; però aveva notato che i Servant non stavano intervenendo e la cosa lo intrigò leggermente.
Quando si trattava di scontri fisici, Alessandro aveva la peggio. Henry era fisicamente più forte ed era anche nettamente più veloce di lui. Il ritmo del duello, che non era fra i più rapidi, era già troppo complicato da seguire per un magus che non aveva mai combattuto senza usare delle magie.
Henry stava notando una certa esitazione nel suo avversario, il quale preferiva starsene sulla difensiva piuttosto che attaccare; la cosa lo infastidiva un pochino, ma lo intrigava anche.
«Sei davvero un idiota...» mormorò Henry.
Alessandro venne disarmato.
Henry si preparò a decapitare l’avversario.
«Adversarium Ferio
La potente spinta magica lanciò Henry contro la parete di un edificio. Quell’attacco, anche se piuttosto potente, non fu abbastanza per far demordere il tenace Cacciatore di Maghi.
«Finalmente stai prendendo l’iniziativa, Alessandro, temevo di stare combattendo contro un mollusco.»
«Forse non ti è ancora chiaro che io non ho alcuna intenzione di ucciderti» disse grave. «Non sei costretto a combattere contro di me, non sei costretto a rimanere qui—»
«Cioè, fammi capire, l’unica ragione per la quale i due Servant e quella ragazzina non mi attaccano è solo perché tu non vuoi uccidermi? E come mai un magus mostra tutto questo affetto per la vita? Insomma, considerando il casino che avete fatto a Londra, mi sembra un po’ troppo tardi per gli atti di bontà.»
«Non ho scelto io di—»
«So che hai partecipato alla Guerra del Sacro Graal di Yggdrasill che si è tenuta in Inghilterra, il tuo nome è sulla mia lista.»
«La tua lista, eh?»
«Sì e, da quello che mi risulta, tu sei un membro della Congrega—»
«Non lo sono più. Dovresti aggiornare quella ‘lista’.»
«Forse... ma questo non ti scagiona per niente. So che la Congrega ha commesso dei crimini durante la guerra, sono costretto a ritenerti responsabile di quello che è accaduto.»
«Quindi non c’è modo di farti cambiare idea?» domandò turbato.
«Non capisco perché ti preoccupi tanto di una cosa del genere, sei un magus! Quelli come te non hanno mai avuto a cuore la vita umana, perché mai dovrei credere di avere a che fare con una persona diversa?»
«Ascoltami, Henry—»
«No! Tu devi ascoltarmi: tu non mi conosci, non hai idea di quanto io abbia sofferto a causa di voi magi! Non presumere di potermi parlare come se fossimo vecchi amici o qualche stronzata del genere. Quindi prendi la tua arma, alza la testa e affrontami!»
Alessandro evocò a malincuore un’altra spada astrale. «Hai ragione, non ti conosco... ma neanche tu conosci me.»
«Vero, ma questa non è una cazzo di seduta dallo psicologo, dobbiamo combattere non parlarci.»
«Credi davvero che non ci sia un altro modo?» Alessandro era ostinato, non aveva intenzione di proseguire la battaglia. «Mi puoi considerare un magus ‘come tanti altri’, ma non puoi accusarmi di aver commesso dei crimini che non ho mai fatto. So di aver commesso degli errori durante quella guerra, ma non sono un assassino—»
Henry, dunque, attaccò Alessandro con violenza. Il fendente di spada fu così potente che l’arma astrale di Alessandro si frantumò.
«Defendere!» esclamò il ragazzo schioccando le dita.
La lama di Henry si scontrò con quella barriera magica.
«Idolon
Una figura spettrale, identica ad Alessandro, tentò di afferrare Henry, ma quest’ultimo si mosse rapidamente e, con un fendente, fece scomparire quella specie di fantasma. Henry tentò nuovamente di colpire quella barriera, l’ennesimo insuccesso lo fece innervosire ed esclamò:
«Basta con queste idiozie!» La spada del Cacciatore di Maghi venne avvolta da un velo di luce dorata. «Ora ti uccido!»
Saber riconobbe immediatamente quella luce, persino Alessandro non ebbe dubbi quando percepì quell’energia magica fuoriuscire dalla lama.
Henry esclamò: «Ex—!»
Ina giunse all’attacco e colpì Henry con una tale forza che il ragazzo volò di almeno quattro o cinque metri e cadde per terra con un tonfo. Alessandro, sbalordito, vide che le braccia e le mani di Ina erano coperte da una spessa corazza di roccia.
«Stai bene?» domandò lei preoccupata.
«Sì... io...»
«Scusa, ma non potevo lasciarti da solo.»
«No... va tutto bene, ti ringrazio» disse a bassa voce. «Non voglio costringerti a combattere, non è giusto...»
«Ed io non posso lasciarti da solo...» esclamò debolmente con la faccia rossa e sudata.
«Ina...»
Henry apparve alle spalle della ragazza e menò un fendente.
L’intervento di Saber fu fulmineo.
Le due lame si scontrarono. Saber sferrò un calcio ed Henry venne allontanato. Alessandro si mise davanti ad Ina e, dopo aver ringraziato la Servant per il salvataggio perfetto, schioccò le dita esclamando:
«Gladius
Alessandro, con la spada astrale, attaccò nuovamente Henry. Non appena le due lame si incrociarono, Henry spinse in avanti e tentò di disarmare l’avversario; Alessandro, quindi, si mosse con una fluente rapidità di gambe e fece perdere l’equilibrio al nemico. Henry, essendo alquanto agile, tentò di cadere in piedi, ma il magus fu abbastanza ingegnoso da anticiparlo ed esclamò:
«Adversarium Ferio
Il potente tonfo segnò la fine del duello.
Henry perse l’arma e si trovò con la lama di Alessandro puntata alla gola.
«Avanti... uccidimi...» disse a bassa voce.
«No. Ti ho già detto che non è la mia intenzione. Io non voglio uccidere nessuno. Non sono qui per mia scelta... proprio come a Londra, sono stato costretto a combattere. Ora sono qui ed è mia intenzione fare in modo che Ina torni a casa sana e salva.»
«Ho ben poco interesse nella tua fidanzatina indiana, io devo uccidere coloro che hanno fatto soffrire la povera gente di Londra—»
«Allora non sono io il tuo obbiettivo. Se ucciderai me, non otterrai niente. Non sono io ad aver dato inizio alla Guerra del Sacro Graal e non sono io ad aver causato tutta questa sofferenza. I responsabili sono Yukiko Kumahira e, in questo caso, Vergil. Cosa credi di ottenere uccidendo me o altri magi innocenti? Io non ti conosco, Henry, ma so che sei una brava persona...»
«E come fai a dirlo con certezza, mm? Credi di conoscermi? Beh, non è così—»
«Io ti sto solo dando una scelta... niente di più.»
«Una scelta? Che scelta?» domandò bruscamente.
«Sei interessato solo ai soldi? Allora uccidi quelli come me, ma se il tuo interesse trascende il denaro... se tu credi nella giustizia, allora puoi darmi ascolto ed eliminare il problema alla radice. La scelta è tua.»
«Quindi cosa mi stai chiedendo, esattamente?» domandò perplesso. «Vuoi che io diventi un tuo alleato in questa guerra? È questo quello che vuoi?»
«Io posso aiutarti, Henry. Che tu ci creda o no, io posso davvero aiutarti a fare giustizia... perché anche io voglio giustizia.»
Henry rifletté un attimo. Pensò subito ad una trappola, ma lo sguardo di Alessandro non era come quello degli altri magi che lui aveva ucciso. Un magus, generalmente, era cinico, trattava gli esseri umani come bestiame e non si faceva problemi a combattere. Ma Alessandro non era un magus come gli altri. Nei suoi occhi c’era un’umanità quasi aliena.
Henry tirò un sospiro.
Alessandro capì di essere riuscito a persuaderlo.
«Va bene, mi fido di te.» Fece una breve pausa durante la quale si rialzò. «Tuttavia voglio sapere che cosa sta succedendo qui. Voglio sapere ogni cosa e voglio sapere chi sono i responsabili. Mi dirai tutto?»
Alessandro sorrise. «Dovrai metterti comodo, perché questa è una storia davvero lunga.»

'Il duello' di BikoWolf

 

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