Tuesday, August 10, 2021

An important project

This is something I decided to do yesterday and I forced myself to finish it. I'm going to take the previous Fate/Yggdrasil chapters and give them a good clean. I realized that there are quite a few mistakes (even really stupid ones) and I don't want my work to remain in that state. At the end of the fix, the complete story of Fate/Yggdrasil will be published in a PDF for you to download. In the meantime, I will carry on Adocentyn.
Wish me luck 😎

Caesar by BikoWolf


Monday, August 9, 2021

Chapter 10 : Wolf hunting

Alda Richter walked the streets of the city looking around; her gaze, like that of a hawk, missed nothing. Behind the girl was a tall, blond man with hazel eyes and short hair. He was visibly bored and occasionally sighed, but Alda ignored him. The two stopped to rest their legs and the man asserted, after sitting down on the ground:
"I don't want to criticize you, Alda, but I don't like our wandering without a precise goal. We have to fight a war, right? So why don't we look for opponents to face?"
"Don't complain, Valfredo, you're big and tall, I don't think a walk is so problematic for someone like you." She paused briefly. "And we don't have time to engage in battles with negligible opponents."
"Just one question, then: what are we doing? If we don't look for the other Masters-"
"I'm looking for Wolff. I bet that coward is hiding somewhere."
"Are you sure that your obsession with him is not an obstacle to our mission?"
"Shut up," she replied looking at him with those cold eyes of hers. "And then you hate him too, don't you? I'm doing a favor to both of us."
Valfredo said nothing but an expression of regret faded on his face. Alda immediately noticed the man's sadness and she, with a brusque manner, criticized him:
"Stop doing that, you annoy me. We're hunting a traitor-"
"Once he was my friend ..." he said in a low voice.
"Now he isn't anymore, Valfredo. Get over it."
"I know, I don't need you to remind me," he exclaimed harder. "But don't ask me to be like you. It's normal for you to suppress emotions-"
"Don't assume you can talk to me as if we were au pair just because you are my father's son."
These words came out with more anger.
"Don't treat me as if I were inferior to you," Valfredo exclaimed, then added: "But do the Rote Mäntel really approve of this 'hunt' of yours?"
"Why do you care to know? It wouldn't make a difference. In this war I'm your only ally, without me you would be forced to fight alone against the other Masters."
"I want to know because I know you would be able to screw up our mission-"
"I see that Sigwald Stein's germ is still in your head, Valfredo," she commented harshly. "If my aunt Stina hadn't convinced you to abandon that crazy traitor, you would have had so many problems with the entire organization. So, if I'm not mistaken, you are indebted to my family ... and therefore to me."
"So what?"
"You won't ask questions, Valfredo," she replied coldly. "You will not ask nor protest my choices. I'm in charge, you will be a good dog and you will follow me. I hope I'm clear, Valfredo."
He didn't say anything. A fiery rage erupted inside his heart, but he had to keep it all within him; he had no intention of dying in the Holy Grail War. He knew that being with Alda was strategically more advantageous for him, but at the same time he wanted to respond to that woman.
At that moment a red flash lit up the sky for a very short time; Alda and Valfredo had to close their eyes due to the intensity of that powerful light. When they opened their eyes they looked around and noticed nothing unusual.
"What happened?" asked the restless man.
"Up there," Alda said, pointing to a red rhomboid shape that rose above the tip of the obelisk in the center of Adocentyn.
"What is that thing? Is it really fluctuating or is it just my imagination?" Valfredo asked.
"It floats. It's a magical object, for sure, but I can't tell you anything else… not from here. That light doesn't seem to have done anything strange. What do you say, α Assassin?"
Behind Alda, a woman appeared whose appearance could recall Caesar's, yet her hair was blond and her eyes were purple; she wore very elegant clothes and when she was questioned by the Master, she immediately replied:
"I've never seen anything like it. However, to be honest, it doesn't feel like common Magecraft to me. It looks like something more ... ancient."
"So you noticed it too. It's not the same Magecraft used by magi, it's something more complex. At a guess it could be something that comes from a very distant time, perhaps from the Age of the Gods, but I'm not sure. Surely it is Vergil's work."
"Frankly, it doesn't seem like anything special to me," Valfredo commented. "Well, if it had been dangerous ..."
"You're not an expert magus like me, Valfredo, I'm not surprised by your incompetence. But I can clearly perceive that energy ... that object is anomalous. It could be something from Adocentyn, or it could be a very powerful Noble Phantasm. Whatever it is, I advise you to be careful."
"Do you still need me, Master?" the Servant asked.
"No, α Assassin, you can go."
The Servant disappeared. Alda and Valfredo set off again.
 
Alda & Valfredo by BikoWolf

 

[ITA] Capitolo 10 : Caccia al lupo

Alda Richter camminava per le strade della città guardandosi attorno; il suo sguardo, come quello di un falco, non si lasciava sfuggire niente. Alle spalle della ragazza c’era un uomo alto, biondo, con gli occhi nocciola e i capelli corti. Egli era visibilmente annoiato e sospirava saltuariamente, ma Alda lo ignorava. I due si fermarono per riposare le gambe e l’uomo asserì, dopo essersi seduto per terra:
“Non voglio criticarti, Alda, ma non mi piace questo nostro vagare senza una meta precisa. Dobbiamo combattere una guerra, no? Quindi perché non cerchiamo degli avversari da affrontare?”
“Non lamentarti, Valfredo, sei grande e grosso, non credo che una passeggiata sia così problematica per uno come te.” Fece una breve pausa. “E non abbiamo tempo per impegnarci in battaglie contro degli avversari trascurabili.”
“Solo una domanda: che cosa stiamo facendo? Se non cerchiamo gli altri Master-”
“Cerco Wolff. Scommetto che quel codardo si è nascosto da qualche parte.”
“Sei sicura che la tua ossessione per lui non sia d’intralcio alla nostra missione?”
“Taci” rispose lei guardandolo con quei suoi occhi gelidi. “E poi anche tu lo odi, no? Sto facendo un favore ad entrambi.”
Valfredo non disse niente ma sul suo volto si tinse un’espressione di rammarico. Alda notò immediatamente la tristezza dell’uomo e, con un modo di fare brusco, lo criticò:
“Smettila di fare così, mi dai fastidio. Stiamo dando la caccia ad un traditore-”
“Una volta era mio amico …” disse a bassa voce.
“Ora non lo è più, Valfredo. Fattene una ragione.”
“Lo so, non ho bisogno che tu me lo ricordi” esclamò con più forza. “Ma non chiedermi di essere come te. Per te è normale sopprimere le emozioni-”
“Non presumere di potermi parlare come se fossimo alla pari solo perché sei figlio di mio padre.”
Queste parole uscirono fuori con più rabbia.
“Non trattarmi come se fossi inferiore a te” esclamò Valfredo, poi aggiunse: “Ma davvero i Rote Mäntel approvano questa tua ‘caccia’?”
“Perché ti interessa saperlo? Non farebbe differenza. In questa guerra sono la tua unica alleata, senza di me tu saresti costretto a combattere da solo contro gli altri Master.”
“Voglio saperlo perché so che tu saresti capace di mandare al diavolo la nostra missione-”
“Vedo che il germe di Sigwald Stein è ancora nella tua testa, Valfredo” commentò aspramente. “Se mia zia Stina non ti avesse convinto ad abbandonare quel matto traditore, tu avresti avuto tanti problemi con l’intera organizzazione. Quindi, se non erro, tu sei in debito con la mia famiglia … e quindi con me.”
“Dove vuoi andare a parare?”
“Tu non farai domande, Valfredo” rispose freddamente. “Tu non chiederai e non protesterai le mie scelte. Sono io che comando, tu sarai un bravo cagnolino e mi seguirai. Spero di essere stata chiara, Valfredo.”
Lui non disse niente. Dentro il suo cuore esplose una fiammeggiante rabbia, ma dovette trattenere tutto dentro di sé; non aveva intenzione di morire nella Guerra del Sacro Graal. Sapeva che stare con Alda era strategicamente più vantaggioso per lui, però allo stesso tempo avrebbe voluto rispondere a quella donna.
In quel momento un lampo rosso illuminò il cielo per pochissimo tempo; Alda e Valfredo dovettero chiudere gli occhi a causa dell’intensità di quella potente luce. Quando riaprirono gli occhi si guardarono attorno e non notarono nulla di insolito.
“Cos’è successo?” domandò l’uomo inquieto.
“Lassù” disse Alda indicando una forma romboidale rossa che si elevava sopra la punta dell’obelisco al centro di Adocentyn.
 “Cos’è quella roba? Sta davvero fluttuando o è solo la mia immaginazione?” chiese Valfredo.
“Fluttua. È un oggetto magico, sicuramente, ma non so dirti altro … non da qui. Quella luce non sembra aver fatto nulla di strano. Tu cosa ne dici, α Assassin?”
Alle spalle di Alda apparve una donna il cui aspetto poteva ricordare quello di Cesare, tuttavia i suoi capelli erano biondi ed i suoi occhi erano viola; indossava abiti molto eleganti e quando venne interrogata dalla Master, rispose immediatamente:
“Non ho mai visto nulla del genere. Però, se devo essere sincera, non mi sembra come la magia di un magus. Sembra qualcosa di più … antico.”
“L’hai notato anche tu dunque. Non è la stessa magia usata dai maghi, è qualcosa di più complesso. Ad occhio e croce potrebbe essere qualcosa che viene da un tempo molto lontano, forse dall’Età degli Dei, ma non ne sono sicura. Sicuramente è opera di Vergil.”
“Francamente non mi sembra nulla di che” commentò Valfredo. “Insomma, se fosse stato pericoloso …”
“Non sei un magus esperto come me, Valfredo, non mi sorprendo della tua incompetenza. Ma io posso percepirla chiaramente quell’energia … quell’oggetto è anomalo. Potrebbe essere qualcosa che proviene da Adocentyn, oppure  potrebbe essere un Noble Phantasm molto potente. Di qualsiasi cosa si tratti consiglio di fare attenzione.”
“Hai ancora bisogno di me, Master?” domandò la Servant.
“No, α Assassin, puoi andare.”
La Servant scomparve. Alda e Valfredo si rimisero in marcia.
 
Alda & Valfredo di BikoWolf